La presbiopia non è un difetto visivo, ma si presenta con il normale invecchiamento e al naturale avanzare dell’età, constando nella perdita di accomodazione del cristallino, con conseguente difficoltà nella visione da vicino. Inizia a manifestarsi normalmente intorno ai 40 anni e progredisce lentamente, fino a stabilizzarsi intorno ai 60-65 anni. Tutto ciò è causato dall’irrigidimento progressivo del cristallino, che perde la sua elasticità, rendendo così difficoltosa la messa a fuoco da vicino delle immagini. Quando il cristallino perde questa sua elasticità a causa del normale invecchiamento, non solo favorirà la presbiopia, ma potrebbe anche far emergere un’ipermetropia latente.
All’insorgere della presbiopia, si ha la tendenza ad allontanare gli oggetti che richiedono uno sforzo ravvicinato della vista – come libri e fogli – per mettere a fuoco correttamente. Non vedere bene a distanza ravvicinata è il sintomo principale della presbiopia, perché il cristallino indurito non ha più la possibilità di modificare la sua conformazione. I sintomi più comuni sono:
Visto che una buona parte della popolazione italiana è affetta da un disturbo visivo pregresso prima dei 40 anni – il 30% della popolazione italiana, infatti, è miope – è pertanto opportuno illustrare le differenze che possono manifestarsi nel momento dell’insorgenza della presbiopia. I soggetti miopi, infatti, con l’insorgere della presbiopia sperimentano una sorta di parziale miglioramento della vista per vicino, mentre gli ipermetropi un suo peggioramento.
Le cause principali della presbiopia sono:
Come già accennato, la presbiopia è un difetto che interessa tutte le persone, poiché è un processo fisiologico. Considerando che il compito del cristallino è quello di far convergere la luce esterna sulla retina, deve adattarsi per permettere la messa a fuoco. Con il suo indurimento, non sarà più in grado di appiattirsi (per mettere a fuoco le immagini distanti) e curvarsi (per le immagini vicine). Nei casi di ipermetropia e miopia, la presbiopia può manifestarsi con sintomi molto diversi.
L’ipermetrope può rischiare persino di non accorgersi del proprio difetto visivo, soprattutto se lieve. Essendo l’ipermetropia causata dalla conformazione dell’occhio e compensata dall’accomodazione del cristallino, quando è lieve può non essere diagnosticata, in quanto non crea fastidi alla vista del paziente nella vita di tutti i giorni. Con l’insorgere della presbiopia, però, lo sforzo accomodativo viene a mancare, andando ad accentuare il già presente difetto visivo. Questo peggioramento è dato dalla coesistenza dei due difetti, ipermetropia e presbiopia, e il primo viene messo in evidenza all’insorgere del secondo.
Per quanto riguarda la miopia, invece, accade il fenomeno opposto: il difetto già presente compensa parzialmente la presbiopia. Infatti a questi pazienti basta sollevare il proprio occhiale per vedere bene da vicino. Questo, ovviamente, non si traduce in una sorta di immunità alla presbiopia.
Nei casi in cui il paziente sia affetto da astigmatismo, si potrà effettuare con il laser la correzione del difetto astigmatico sull’occhio dominante e la correzione del difetto astigmatico e della presbiopia sull’altro, ed è possibile intervenire dopo i 45 anni
Come con ogni difetto visivo, il presbite può correggere o eliminare il disturbo che lo affligge. La soluzione più comune è fornita dalla possibilità di usufruire di opportuni occhiali da vista, eventualmente sarà possibile intervenire anche attraverso la chirurgia rifrattiva.
Gli occhiali da vista per la presbiopia si possono dividere in 2 tipologie:
Queste andranno ad essere valutate e scelte principalmente in base allo stile di vita del paziente e alle sue esigenze.
Le lenti monofocali hanno un solo punto di nitidezza delle immagini, quindi una gradazione unica. Quelli che vengono comunemente chiamati occhiali “da lettura”, montano, in genere, delle lenti monofocali. Sono tuttavia sconsigliate per le persone che necessitano di vedere da vicino, a distanza intermedia e da lontano, come ad esempio potrebbe accadere lavorando in ufficio.
Esemplificando, se utilizzando il computer a 30/40 cm si necessita l’uso degli occhiali, pur non avendone bisogno per comunicare con un collega ad una distanza di qualche metro, si sarà costretti metterli e toglierli in continuazione per mettere a fuoco. Le lenti multifocali, invece, consentono di vedere nitido ad entrambe le distanze, essendo realizzate con più focali di immagine,
Rappresentano un’ottima soluzione perché indossando lo stesso occhiale si possono svolgere tutte le attività quotidiane garantendo sempre una visione nitida.