Che cosa è la Progressione Miopica

La miopia attualmente colpisce oltre 2 miliardi di persone in tutto il mondo (in Italia sono 18 milioni).

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Che cosa è la Progressione Miopica

Ma che cos’è la miopia?

La miopia è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come un “errore refrattivo nel quale i raggi luminosi paralleli all’asse ottico vengono rifratti con fuoco anteriore alla retina quando l’accomodazione è rilassata. Questa condizione risulta da un’eccessiva curvatura della cornea o da un’eccessiva lunghezza assiale”.

Concretamente un soggetto miope fa fatica a vedere da lontano.

Per vedere nitidamente il miope ha bisogno costantemente degli occhiali e di lenti correttive.

Oltre alla visione sfocata quando si guardano gli oggetti lontani nel soggetto miope è presente la necessità di strizzare gli occhi per vedere chiaramente e, molto spesso, mal di testa per l’affaticamento degli occhi.

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La miopia colpisce le giovani generazioni

Gli ultimi studi evidenziano che sempre più soggetti giovani diventano miopi e nel 2050 si stima che il 50% della popolazione sarà miope.

Più giovani sono i soggetti in cui si presenta la miopia e maggiore sarà la probabilità che progredisca più velocemente, raggiungendo diottrie molto elevate: ad ogni diottria in più corrisponde un aumento del rischio di ulteriori disabilità visive nel corso della vita.

Un soggetto miope di -8.00 dt ha un rischio 10 volte maggiore rispetto ad un soggetto di -4.00 dt di sviluppare disabilità visive. Si comprende chiaramente l’importanza di intervenire prontamente ed efficacemente.

Che cosa è la Progressione Miopica

Quali sono le cause della progressione miopica?

Numerosi studi hanno indagato le variabili causali della miopia arrivando ad individuare più fattori spesso interagenti tra loro e parlando quindi di multifattorialità; vediamo di seguito questi fattori:

  • Fattore genetico: un figlio nato da entrambi i genitori miopi ha il 50% di probabilità di essere miope, di entità uguale o maggiore ai genitori.
  • Fattore ambientale: poiché i giovani passano molto più tempo in ambienti chiusi lavorando a distanza ravvicinata, questo fattore sembra essere dominante rispetto al fattore genetico.
  • Fattori di natura accomodativa legati alla postura, in risposta alle cambiate richieste visive.

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E’ possibile intervenire per rallentare la progressione miopica?

Nessun intervento è possibile a livello genetico; molto più utile invece parlare dei comportamenti che tradizionalmente vengono chiamati come “igiene visiva”. Illuminazione, postura, distanza di lettura e scrittura, necessità di non mantenere bloccata a lungo l’accomodazione ed anzi per quanto possibile cercare una certa dinamicità sono aspetti molto importanti.

Diverse ricerche evidenziano come i bambini che trascorrono più tempo all’aria aperta siano più difficilmente soggetti a miopizzazione e si ipotizza che il rischio di diventare miopi diminuisca del 2% per ogni ora in più trascorsa all’aperto settimanalmente.

Strategie compensative per la progressione miopica

Esistono alcune tecniche sicure ed efficaci che aiutano a rallentare la progressione della miopia.

Le strategie compensative per controllare l’aumento della lunghezza del bulbo oculare e, conseguentemente la progressione della miopia, presentano particolari caratteristiche tecniche che garantiscono una compensazione ottica differente tra centro e periferia della lente, oftalmica o a contatto, al fine di andare a controllare il defocus periferico.

 

  • L’ortocheratologia, che consiste nell’applicazione di lenti a contatto durante la notte sta diventando una tecnica correttiva popolare per la correzione della miopia, specialmente nei bambini, in quanto può ridurre la progressione della miopia. La conferma dell’efficacia del trattamento ortocheratologico è arrivata da numerosi studi, alcuni dei quali riportano casi di ripresa della progressione miopica in seguito all’interruzione del trattamento. 
  • Lenti a contatto multifocali specifiche per la gestione della progressione miopica:gli studi hanno dimostrato che questi lenti oltre a ridurre lo sforzo accomodativo (messa a fuoco) nella visione prossimale, producono un defocus miopico periferico che consente di controllare la progressione della miopia.
  • Lenti oftalmiche con disegno geometrico perifocale: la soluzione correttiva, è una lente che contiene una zona ottica centrale che va a correggere la miopia del soggetto e nella periferia varia puntualmente di potere al fine di contrastare il defocus periferico che porterebbe poi ad umento del bulbo oculare e conseguentemente della miopia.

Ad ognuno la propria soluzione per contrastare la progressione miopica

 

 

Le informazioni appena fornite non devono farci dimenticare che ogni soggetto miope è un individuo a se ed ha quindi bisogno di una soluzione personalizzata. Tutti i professionisti del settore vanno coinvolti per essere sicuri di ottenere il miglior risultato; se si tratta di bambini e adolescenti, inoltre, anche i genitori andranno coinvolti, resi consapevoli di pro e contro di ciascuna scelta e accompagnati nel percorso.

Sebbene ciò dipenda dai criteri utilizzati dall'oculista, si definisce miopia grave quando il valore di correzione necessario per migliorare la vista è elevato e tipicamente supera le 6 diottrie. A causa del maggiore allungamento del bulbo oculare, una miopia elevata può aumentare il rischio di complicanze oculari. Tra i rischi maggiori: distacco della retina, maculopatia, glaucoma e cataratta precoce.

Per non aumentare la miopia si possono attuare una serie di comportamenti: mantenere la corretta distanza durante la lettura e le altre attività da vicino, limitare l'uso di dispositivi digitali o comunque alternarli ad attività visive per lontano, fare regolare attività fisica, seguire una dieta sana e bilanciata. È importante anche fare controlli regolari e utilizzare occhiali o lenti a contatto correttivi specifici.

La miopia è generata da una mescolanza di fattori genetici e ambientali che influenzano la forma dell'occhio e la sua capacità di focalizzare la luce sulla retina. Tra le cause quindi troviamo: fattori ambientali e fattori genetici, anomalie oculari, cambiamenti ormonali.

Non esiste un limite superiore assoluto al grado di miopia possibile; in generale si ritiene che una miopia superiore a -10 o -12 diottrie sia considerata molto elevata. La miopia molto elevata aumenta il rischio di complicanze oculari e va quindi affrontata con tempestività.